Le Galapagos, un paradiso terrestre a rischio

Un paradiso sulla Terra. Le Galapagos. Consiglio di leggere questo articolo, anche se un po lungo, per capire cosa stiamo perdendo tutti noi. L’uomo parla di progresso, di viaggi sulla Luna e su Marte, ma alla nostra casa, la Terra, chi ci pensa?
Le Galápagos (o Galapagos) sono note anche come Arcipelago di Colombo, Arcipelago dell’Ecuador o Arcipelago di Colón e sono un arcipelago di tredici isole vulcaniche (sette maggiori e sei minori) situate nell’Oceano Pacifico, a circa 1.000 chilometri dalla costa occidentale dell’America del Sud, in Ecuador.
L’arcipelago è una delle zone “vulcaniche” più attive della Terra. Il relativo isolamento dovuto alla distanza dal continente e l’ampia varietà del clima e habitat dovuta alle correnti marine della zona hanno portato all’evoluzione di numerose specie endemiche di animali e vegetali.
In queste acque vive (o meglio sopravvive) il leone marino. Nativo di questa meraviglosa terra è una delle specie che abitano le Galapagos da migliaia di anni. Sono animali pacifici, molto grandi, ma del tutto innocui verso l’uomo. Anche le iguane come le grandi tartarughe terrestri sono abitanti originari. Pensate che la tartaruga delle Galapagos (Chelonoidis nigra) è una delle specie più notevoli che popolano le isole Galapagos ed è la più grande tra tutte le specie esistenti di tartarughe e può pesare tanto quanto 417 kg. In questo paradiso terrestre tutte queste specie vivono in armonia con il paesaggio circostante che si tinge di verde per gli alberi e di azzurro per l’oceano. Tutto questo prima che l’uomo arrivasse per insediarsi, come specie dominante. L’arrivo dell’uomo ha aumentato l’inquinamento atmosferico, terrestre, marino e acustico. Le specie animali che vivono qui, non avendo mai vissuto con l’uomo, purtroppo non lo temono, ma cercano di condividerne il territorio. Purtroppo per loro. L’uomo, quale animale conquistarore, dovunque arriva distrugge tutto, compreso il clima.
La sopravvivenza del leone marino delle Galapagos (Zalophus wollebaeki) è a rischio a causa della presenza dell’uomo. La presenza dell’uomo nell’arcipelago del Pacifico sta progressivamente indebolendo le difese immunitarie di questi animali, tanto da renderli troppo stanchi per andare a caccia.
A lanciare l’allarme è un gruppo di ricerca che fa parte della Società Zoologica di Londra (Zsl) ed ha pubblicato sulla rivista Plos One i risultati di uno studio condotto sul posto e durato 18 mesi.
Nonostante ci siano leggi che proteggono la fauna selvatica delle Galapagos, gli animali domestici sono regolarmente importati, aumentando il possibile contagio di nuove malattie che si possono diffondere a tutte le specie locali. Inoltre, lo scarico delle acque nella baia di San Cristobal aumenta l’esposizione ai germi e batteri associati agli esseri umani. Diffondiamo questo messaggio e condividiamolo. Non dovete donare niente ma solo abbracciare questa causa con amore e altruismo. Dobbiamo ricordarci sempre che la distruzione del regolare habitat di queste terre. come di altre simili, mette a serio rischio anche il cambiamento climatico con tutte le sue conseguenze.

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