“Vivo in isolamento da 55 anni”, la bizzarra storia di Callitxe viene dall’Africa: il motivo della sua scelta vi stupirà

Si chiama Callitxe Nzamwita, vive in Rwanda e per più di mezzo secolo ha vissuto da solo nella sua casa: il motivo è assurdo.

L’uomo è diventato famoso dopo la pubblicazione di un documentario sulla sua vita girato da Afrimax English e attualmente disponibile su YouTube. Nel documentari si racconta come l’uomo abbia scelto volontariamente di vivere in isolamento da quando aveva 16 anni.

Per essere certo che nessuna persona indesiderata si avvicinasse alla sua abitazione l’uomo ha anche costruito una recinzione alta oltre quattro metri che non viene mai aperta per consentire il passaggio a nessuno. L’uomo oggi ha 71 anni e, come si può facilmente immaginare, non gode di ottima salute. Anche la sua igiene personale è pressoché assente e, di certo, vivere in isolamento per oltre mezzo secolo deve aver lasciato dei danni permanenti nella sua psiche.

L’assurda paura di Callitxe, l’uomo che vive chiuso in casa da 55 anni

Dal momento che si rifiuta categoricamente di uscire di casa, Callitxe Nzamwita non può provvedere alla sua sussistenza, dal momento che non lavora e non può procurarsi il cibo in altra maniera. Per questo motivo la comunità del suo villaggio si prende costantemente cura di lui, lasciandogli cibo e acqua fuori dalla sua casa, in maniera che possa mangiare e bere senza avere contatti con nessuno.

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L’uomo vive protetto da alte e robuste staccionate (Fonte screenshot da YouTube @Afrimax English) Lineatemporale.it

A oggi non si conoscono i motivi alle spalle di una scelta così radicale, che l’uomo ha portato avanti per tutta la propria vita senza tornare mai sui propri passi. L’unica cosa che è stato possibile accertare è che Callitxe Nzamwita ha paura delle donne.

Si tratta di una vera e propria fobia diagnosticata anche in altri individui e che prende il nome di ginofobia. Si tratta di una paura così profonda e irrazionale da scatenare sintomi fisici completamente fuori controllo come ansia, tachicardia, violenta sudorazione.

Ovviamente alla base di una paura così insensata dev’esserci un profondissimo trauma che probabilmente Callitxe Nzamwita ha vissuto durante la giovinezza o l’adolescenza. Non potendo curarlo, le persone che gli sono state vicine hanno semplicemente deciso di assecondare la sua volontà lasciando che si isolasse completamente dal resto del mondo. L’aspetto più assurdo di tutta la vicenda è che sono proprio le donne del suo villaggio a lasciargli ogni giorno da mangiare e da bere davanti alla porta di casa, da oltre cinquant’anni.

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