Olocasusto e Shoah: quali sono le differenze

Il termine Olocausto viene attualmente associato allo sterminio degli Ebrei in Europa durante la seconda guerra mondiale. Insieme agli ebrei ci furono altre minoranze che finiro purtroppo nel programma di sterminio del nazismo e del fascismo.
Il termine Olocausto, che deriva dal greco e successivamente dal latino, traduce anche un termine biblico legato alla sfera dei sacrifici cruenti e animali. Con tale termine si traduce in lingua greca il sacrificio ebraico detto ‘olah, ossia innalzamento, un sacrificio che viene “tutto bruciato”. Il fumo che sale “è odore gradito al Signore”. Si pensa che questo termine possa provenire da ambienti cristiani di età medievale.
Il termine Shoah – שואה – veicola, nel lessico biblico, diversi significati legati all’idea di distruzione. Esso è certamente più neutro, meno connotato in senso religioso, anche se a dire il vero, questo termine ricorre frequentemente nel libro di Giobbe, nella lingua del profeta Isaia e in alcuni salmi, ed essendo in qualche senso legato alla sfera del religioso.
Olocausto e Shoah sono oggi univocamente legati alla persecuzione nazista e fascista ed ai campi di sterminio come quello di Auschwitz, mentre altri termini sono usati per indicare altri drammatici episodi storici, come il genocidio del popolo armeno o il massacro di Srebrenica nella Bosnia ed Erzegovina.
Shoah venne utilizzato già nel 1938, dopo le leggi razziali in Germania e in Italia, ma prima dell’inizio della guerra e dello sterminio vero e proprio. In seguito diventò termine ufficiale nello Stato di Israele nel 1951 quando fu istituita la Giornata del Ricordo della persecuzione, indicata appunto come Shoah.
Pertanto che lo sterminio degli Ebrei si indichi come Olocausto o Shoah, l’importante è capire cosa vuole trasmettere. Descrive un vero e proprio genocidio da parte del Nazismo e del Fascismo e come tale deve essere ricordato nella Memoria storica di ognuno di noi, affinchè non si ripeta più. La Storia ci insegna, ma solo studiandola sempre e sulla base di fonti storiche attentibili. La memoria soggettiva può essere “diversa” per ognuno di noi, ma la memoria oggettiva, il ricordo degli avvenimenti che sono accaduti non può essere cancellato.
“Quanto sarebbero buoni gli uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli avvenimenti della giornata e riflettessero a ciò che v’è stato di buono e di cattivo nella loro condotta!” (cit. Anna Frank).

Fonte: articolo rielaborato sulla base delle informazioni ricercate sul web
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