La Belle Époque: solo un’epoca di sviluppo?

Col nome di Belle Époque si indica il periodo storico, socio-culturale e artistico europeo di fine 1800 ed inizio 1900.
Ma la Belle Époque fu solo un periodo di sviluppo e crescita oppure la preparazione alla crisi della Prima Guerra Mondiale?
L’espressione “Belle Époque” (Epoca Bella) nacque in Francia alla fine dell’Ottocento, scaturendo in parte dalla realtà storica e in parte da un sentimento di nostalgia. In quel periodo le invenzioni e i progressi della tecnica e della scienza furono senza paragoni con le epoche passate.
Prendendo come riferimento la Francia e quindi la capitale Parigi, esso vide manifestazioni parallele con tratti molto simili non solo in altri paesi dell’Europa occidentale, ma anche in ambiti extra-europei, proprio come gli Stati Uniti (la cosiddetta Gilded Age) ed il Messico (il “Porfiriato”, cioè il periodo della dittatura di Porfirio Díaz), mentre in Italia coincise di fatto con l’età umbertina (1878-1900) e l’età giolittiana (1903-1914). Le nuove scoperte in campo tecnologico ed industriale portarono a standard di vita notevoli. L’illuminazione elettrica, la radio, l’automobile, il cinema, la pastorizzazione, e altre comodità, tutte contribuirono ad un miglioramento delle condizioni di vita e al diffondersi di un senso di ottimismo. L’espressione ebbe in seguito fortuna perché bene esprimeva la contrapposizione fra l’epoca precedente e l’epoca successiva alla prima guerra mondiale, cioè tra il periodo della libertà e il periodo della perdita della libertà. La Belle Époque indicava la vita brillante nelle grandi capitali europee, le numerose esperienze artistiche, soprattutto esprimeva l’idea che il nuovo secolo, il Novecento, sarebbe stata un’epoca di pace e di benessere.
Successivamente alla fine della guerra franco-prussiana e della grande depressione del 1873-1895, e prima della tragedia della prima guerra mondiale, la Belle Époque si colloca come un periodo di pace e relativa prosperità. Le continue scoperte e le innovazioni tecnologiche lasciavano sperare che in poco tempo si sarebbe trovata una soluzione a tutti i problemi dell’umanità. Debellata la maggior parte delle epidemie e ridotta notevolmente la mortalità infantile, gli abitanti del pianeta toccavano ormai il miliardo e mezzo. Alla crescita demografica fece riscontro anche un impressionante aumento della produzione industriale e del commercio mondiale, che tra il 1896 e il 1913 raddoppiarono. La sterlina britannica era il solidissimo riferimento economico.
L’eccezionalità dello sviluppo civile, economico e culturale vissuto così intensamente dagli Europei di quel periodo era destinato a finire precipitosamente. Il lungo periodo di pace e prosperità era ora destinato a concludersi. L’Europa, in piena crescita economica e sociale si affaccia quindi nel terribile baratro della Prima Guerra Mondiale. Il 1914 segna la fine di un’epoca e quindi l’inizio delle nuove guerre mondiali.

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