Catastrofi naturali entro il 2030: se ne prevedono oltre 500 ogni anno

Secondo il parere degli esperti, sembra che da qui al 2030 siano in previsione più di 500 catastrofi naturali all’anno.

In base a ciò che possiamo leggere all’interno del Global Assessment Report 2022 dell’Onu, ogni anno nel mondo si verificheranno 560 disastri naturali fino al 2030. Un rapporto in cui è possibile venire a conoscenza del fatto che la maggior parte di questi eventi andranno a colpire l’Asia per diverse motivazioni.

La principale è che proprio questa la zona in cui è presente la maggior parte della popolazione mondiale che vive al di sotto della soglia di povertà, dunque non ci sono strumenti adeguati a contrastare le emergenze. Non solo, nel rapporto viene anche sottolineato come l’Asia sia una regione spesso colpita da enormi cambiamenti climatici.

Le catastrofi che potrebbero colpire il mondo fino al 2030

È la federazione internazionale della società di croce Rossa  – Mezzaluna Rossa – a confermare il rischio, affermando che soltanto nel 2021 più di 57 milioni di persone sono state colpite da disastri climatici.

500 catastrofi all'anno
I fenomeni atmosferici disastrosi aumenteranno nei prossimi anni lineatemporale.it

Ben più grave invece è lo scenario del Mckinsey Global Institute condiviso nel 2020, in cui si affermava che entro il 2050 gran parte degli Stati asiatici si troveranno a fare i conti con eventi mortali, provocati dal fatto che questi Paesi non saranno pronti ad affrontare le conseguenze del cambiamento climatico.

Un quadro che preoccupa molto, nel quale vanno inseriti i dati dell’ONU sulle emissioni del gas serra:  tra il 2010 e il 2019 le emissioni globali medie annuali del gas serra sono arrivate ad uno dei livelli più elevati della storia umana, anche se sembra che il tasso di crescita sia rallentato.

I Paesi asiatici principalmente responsabili delle emissioni nocive sono la Cina e l’India. Pare infatti che, in base ad un report della società di ricerca e consulenza Rhodium Group, le emissioni di gas serra di questi due Paesi siano andate per la prima volta ben oltre quelle del mondo intero. Pechino sembra aver capito la gravità della situazione ed ha intensificato ogni sforzo per lottare contro il cambiamento climatico, cercando di bloccare la costruzione di centrali a carbone e andando a sostenere lo sviluppo di energia rinnovabile.

Per quanto riguarda l’India, anche se entro il 2070 ha fissato l’obiettivo di zero emissioni, sembra che il colosso asiatico potrebbe trovarsi di fronte ad una crescita di domanda a livello energetico nel corso dei prossimi due decenni.

Gran parte degli osservatori però sono d’accordo con il fatto che oltre alle difficoltà dei Paesi asiatici, troviamo anche la reticenza delle nazioni più sviluppate. Infatti, molti sono i Paesi ricchi che hanno promesso dei fondi, ma non hanno ancora mantenuto le promesse fatte.

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