Cos’è l’infinitamente grande? Esiste davvero l’infinito?

L infinito è un concetto che la mente umana ancora non può comprendere, per questo esiste solo in teoria. Ma esiste davvero? In grande scala noi non possiamo definire se esiste o no l”infinito perchè non possiamo vedere, al momento, oltre la distanza di 13,5 miliardi di anni luce. Cosa dice la scienza a proposito? La fisica quantistica ci mostra i limiti, l’infinitamente piccolo è molto diverso dall’infinitamente grande. Ad oggi non sappiamo scientificamente quali siano le dimensioni del cosmo. Infatti conosciamo solo le dimensioni dell’universo conosciuto, cioè di quello che definiamo “universo visibile”. L’ infinito ha affascinato sia matematici che filosofi nel corso dei secoli, sfidandoli a comprenderlo, a ridimensionarlo, a scoprire se assume forme o dimensioni diverse. La ricerca da parte dei fisici di una Teoria del Tutto è stata essenzialmente guidata da un preciso atteggiamento nei confronti degli infiniti. Tutto ciò è cambiato nel 1982. L’ entusiasmo col quale le teorie delle super stringhe sono state immediatamente accettate dai fisici era una conseguenza della loro ingegnosa messa al bando del problema degli infiniti che aveva assillato tutti i loro predecessori. Essendo la teoria delle super stringhe una teoria finita, si trattava senza dubbio di una teoria migliore. Ma esiste invece un limite, “un qualcosa” di più infinitesimale, una dimensione minima, una frazione di tempo più esigua in corrispondenza della quale tutto giunge a un punto definitivo, una soglia oltre la quale non è più possibile andare? Ciò pare probabile e quel punto finale sarà determinato dalla dimensione della stringa fondamentale. Ciò che sappiamo con sicurezza è che studiare le strutture discrete e discontinue è infinitamente più complicato che studiare quelle continue. La teoria delle stringhe riflette la generale prassi lavorativa adottata dagli studiosi che reputano che la comparsa di un infinito reale in una teoria fisica sia il segnale che di quella teoria è stato fatto cattivo uso, portandola ben oltre il suo dominio di applicabilità. L’ universo quindi potrebbe essere infinito nelle sue dimensioni, o avere davanti a sé una storia futura infinita, o ancora contenere un numero infinito di stelle. Per decenni i cosmologi hanno condiviso l’ idea che l’ universo di spazio e tempo avesse avuto inizio in una “singolarità”, in coincidenza della quale la sua temperatura, la sua densità e pressoché ogni altra cosa divennero infinite in un tempo definito del passato. Per il momento siamo “fermi” a circa 300.000 km/s e cioè alla velocità della luce, che è l’unità di misura più vicina al concetto di infinito come lo concepiamo.

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