Il mondo torna a sorridere, letteralmente: hanno scoperto un farmaco che fa ricrescere i denti

I progressi dei test clinici lasciano esterrefatti: ecco i risultati raggiunti da un team di ricercatori giapponesi sul farmaco rigenerativo.

Rigenerare e far ricrescere i denti persi attraverso un farmaco? Sembra fantascienza, ma è la sfida sulla rigenerazione dentale che sta affrontando una startup giapponese. Ed i primi risultati sono arrivati e, non a torto né per esagerazione, hanno fatto gridare al “miracolo”: perché quella è stata da sempre considerata come una vera e propria “missione impossibile”, è stata invece portata a termine con successo. 

Il merito è da attribuire al dottor Katsu Takahashi, direttore del dipartimento di Odontoiatria e Chirurgia Orale presso il Medical Research Institute Kitano Hospital di Osaka, ed al team di ricerca che dirige. I suoi studi sono iniziati circa 20 anni fa, presso l’Università di Kyoto, quando è giunto alla scoperta di uno specifico gene dei mammiferi roditori dei Muridi, ovvero i topini, che influisce sulla crescita dei loro denti. 

In che modo? Ebbene, la scoperta portò alla conclusione che il gene, chiamato USAG-1, se soppresso può stimolare la crescita dei denti. Ecco dunque l’idea: sopprimiamo il gene e scopriamo se i denti effettivamente ricrescono. Detto, fatto: il team ha quindi testato la soppressione del gene in un topo attraverso un farmaco definito “anticorpo neutralizzante” ed ecco la ricrescita del dente.

Gli sviluppi dei test e le previsioni di applicazione agli esseri umani

Dopo l’incredibile risultato raggiunto sui topi, il team si è concentrato sui furetti: questa specie di mammiferi carnivori appartenenti alla famiglia dei Mustelidi, infatti, ha un modello dentale particolarmente simile a quello degli esseri umani e, per questo motivo, è sembrato il passaggio intermedio più opportuno prima di valutare se e come testare la stessa procedura sull’uomo.

Scoperto il farmaco che fa ricrescere i denti: scopriamo di cosa si tratta
Il farmaco potrebbe porre fine all’era delle protesi e degli impianti dentali come unica soluzione di rimedio alla perdita dei denti – LineaTemporale.it

Risultato: anche i furetti hanno dimostrato di riuscire a rigenerare nuovi denti attraverso la stessa procedura. Ora quindi toccherà all’uomo? Ebbene, test clinici sugli esseri umani sono proprio il passo successivo: la prima fase verrà avviata il prossimo Luglio 2024, su adulti sani, e quindi nel 2025 sono previsti nuovi test su bambini affetti da anodontia, un disturbo genetico piuttosto raro che causa l’assenza di almeno sei denti da latte o permanenti.

In base alle previsioni, se i test sugli esseri umani risulteranno positivi, il farmaco potrebbe ottenere l’approvazione normativa e cominciare ad essere utilizzato prima del 2030. Il che potrebbe portare ad una vera e propria rivoluzione in ambito medico sanitario odontoiatrico ed alla fine dell’era delle protesi e degli impianti dentali come unica soluzione di rimedio alla perdita dei denti.

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