Il misterioso universo primordiale

Le galassie hanno cominciato a formarsi molto presto nella storia dell’Universo. Per studiare la loro infanzia, e comprendere come si siano formate quelle simili alla Via Lattea, è necessario puntare lo ‘sguardo’ dei telescopi molto in là. La nuova ricerca, parte del progetto Alpine, il più grande studio di galassie distanti nell’Universo neonato, ha osservato 118 galassie formatesi in un periodo compreso tra 1 e 1,5 miliardi di anni dopo il Big Bang. In quest’epoca le galassie neonate hanno subito una rapida fase di crescita, la maggior parte della loro massa stellare si è formata con la polvere cosmica e altri elementi pesanti.
Nell’Universo primordiale, le galassie massicce erano molto più mature di quanto si pensasse finora. A dimostrarlo è stato un team internazionale di astronomi, di cui fanno parte anche i ricercatori italiani dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), attraverso le osservazioni del telescopio Alma dell’Eso, in Cile.
Secondo la tesi più accreditata nella comunità scientifica, la storia dell’universo si può far iniziare con un evento spiegato dalla «teoria del Big Bang» dello scienziato Georges Lemaître, successivamente supportata e sviluppata da George Gamow. Secondo tale teoria l’universo, durante la sua nascita, da un punto di infinita densità si sarebbe espanso autogenerandosi (una metafora molto usata, sebbene impropria, per descrivere questo fenomeno è quella di una colossale esplosione), questo fenomeno è detto “Big Bang” (espressione coniata da Fred Hoyle). I dati di Alma, combinati con le osservazioni di altri telescopi da terra e dallo spazio, hanno rilevato la quantità di polveri ed elementi pesanti presenti al loro interno – un dato che determina la loro maturità -, e hanno permesso al team di tracciare i moti del gas emesso dalle regioni in cui si stanno formando le stelle. L’indagine ha rivelato, inoltre, che questi ammassi stellari mostrano una sorprendente varietà di forme: alcune hanno strutture a spirale regolari, simili a quelle della nostra Via Lattea, mentre altre sono state avvistate in fase di fusione. Solitamente, gli astronomi si aspettano che le galassie nell’Universo primordiale abbiano strutture disordinate poiché spesso collidono tra di loro.

Fonte: www.globalscience.it

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