Non sono solo creature immaginarie: gli zombie esistono davvero. Diversi studi hanno finalmente dato una risposta concreta.
Per risalire all’origine degli zombie bisogna volare fino all’America centrale dove a coniare questo termine sarebbero state alcune tribù di Haiti particolarmente dedite al culto dei riti vodù. Oggi tutto il mondo conosce la figura dei morti viventi anche grazie alle numerosissime opere letterarie e cinematografiche che hanno contribuito a rendere questo particolare fenomeno di dominio pubblico.
E ora che sta per arrivare Halloween torneremo ad imbatterci in zombie in carne ed ossa. Naturalmente il riferimento è per tutte quelle persone che opteranno per questo costume, anche se forse bisognerebbe iniziare a prendere questa tipologie di creature un po’ più seriamente. A suggerircelo è la scienza visto che recenti studi confermano la possibilità di avere a che fare con i morti che camminano.
Non si tratta di uno scherzo ma di una questione che, per quanto appartenente al genere horror e spesso argomento di varie discussioni, affonda le sue radici nella biologia rendendo quest’argomento tutt’altro che semplice fantascienza. Esiste quindi la possibilità di contrarre qualche tipo di infezione in grado di trasformarci in queste creature? Vediamo cosa dice la scienza nel dettaglio.
Attenti agli zombie: la risposta della scienza è da non credere
Per trasformarsi in zombie è necessario che una specifica infezione virale si faccia strada all’interno del nostro corpo fino ad arrivare al cervello, una volta fatto il virus potrà impadronirsi nel nostro sistema nervoso manovrandoci come una marionetta. Si tratta di una possibilità certamente remota che, tuttavia, fa il paio con una situazione che si verifica continuamente attraverso il nostro naso.

Pare infatti che, con le dovute proporzioni, sia proprio quello che succede al nostro corpo ogni volta che si attiva il nervo olfattivo. Quando percepiamo un odore gli impulsi nervosi si fanno strada fino all’ipotalamo ventromediale che è l’area del cervello dove tra l’altro risiede il senso di fame, di sazietà e di sete. Questi particolari impulsi non si fermano lì ma riescono ad arrivare anche all’amigdala, che controlla la memoria, e alla corteccia celebrale, che è invece dove si trova la nostra coscienza.
In altre parole se un virus riuscisse a farsi strada attraverso il nostro nervo olfattivo potrebbe drasticamente cambiare i nostri impulsi trasformandoci in delle creature affamate e prive di coscienza. Per quanto riguarda la natura, esistono già dei fughi parassiti che è riescono ad infettare alcuni tipi di insetti, soprattutto formiche, sfruttando la loro struttura a proprio piacimento.